Ucraina Russia, news sulla guerra del'1 agosto

di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano e Marta Serafini

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La nave Razoni, contenente 26mila tonnellate di grano, poco prima di salpare dal porto di Odessa (Afp)

• La guerra in Ucraina è al 159esimo giorno.
• Kiev: i russi si ritirano da due villaggi della regione di Zaporizhzhia.
• Oltre 40 missili su Mykolaiv. Ucciso l'oligarca ucraino del grano.
Putin: «La flotta russa si doterà di un nuovo missile ipersonico».
• I «guai» delle armi occidentali inviate in Ucraina e i ritardi tedeschi.
Il reportage: a Kharkiv bombardamenti ogni giorno.
• Zelensky: «Evacuare il Donetsk», dove i combattimenti sono intensi.

Ore 03:29 - Allarme dell’Aeia: «Tutti responsabili in caso di incidente a Zaporizhzhia»

«Mentre questa guerra infuria, l’inazione è irragionevole. Se si verifica un incidente nella centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina, non avremo un disastro naturale da incolpare. Avremo solo noi stessi a cui rispondere». Così Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), in un post sul profilo Twitter dell’Aiea.

Ore 22:00 - Zelensky sul grano: ancora presto per celebrare

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato questa sera che è «troppo presto» per celebrare una piena ripresa delle esportazioni di grano ucraino, dopo la partenza della prima nave oggi dal porto di Odessa. «In questo momento è troppo presto per trarre una conclusione e fare ogni previsione, aspettiamo di vedere come funzionerà l’accordo e se la sicurezza sarà veramente garantita», ha detto Zelensky nel suo consueto discorso quotidiano serale.

Ore 20:57 - Casa Bianca: vogliamo vedere altre navi partire, Russia rispetti accordo

Gli Stati Uniti salutano «l’importante passo» della partenza da Odessa della prima nave carica di grano e «sperano di vedere più navi partire nei prossimi giorni dirette ai mercati mondiali». Lo ha detto John Kirby, portavoce del National Security Council della Casa Bianca. «La Russia ovviamente sta usando il cibo come un’arma ed ha bloccato i porti dell’Ucraina dall’inizio di questa crisi - ha aggiunto - chiediamo alla Russia di rispettare gli impegni assunti con questo nuovo accordo, permettendo l’esportazione non bloccata di prodotti agricoli dai porti del Mar Nero per alleggerire l’insicurezza alimentare in tutto il mondo». «Noi monitoreremo al situazione con attenzione», ha concluso.

Ore 20:06 - Casa Bianca: dagli Usa altri 550 milioni in armi

L’amministrazione Biden autorizzerà oggi altri 550 milioni di dollari in aiuti miliatri all’Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby durante una conferenza stampa della Casa Bianca. Nel pacchetto ci saranno altri sistemi missilistici Himars e munizioni, ha precisato.

Ore 19:58 - Blinken: da Mosca irresponsabile e pericoloso tintinnio sciabole nucleare

La Russia «è impegnata in un irresponsabile, pericoloso tintinnio di sciabole nucleare». Antony Blinken, il segretario di Stato statunitense, accusa così Mosca, nel discorso della decima conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione nucleare, di usare le armi nucleari per intimidire e minacciare. «Non c’è spazio nel nostro mondo per la deterrenza nucleare basata sulla forza e l’intimidazione o il ricatto - ha aggiunto - dobbiamo essere uniti nel rifiutarla».

Ore 18:40 - Stop al servizio poste di Kiev nei territori occupati dai russi

Ukrposhta, l’operatore postale nazionale ucraino, ha smesso di servire i clienti nei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina a causa di minacce alla vita dei dipendenti e possibili rapine. Lo riporta Ukrainska Pravda citando il direttore generale Ihor Smilyanskyi. «Fino a ieri, nonostante tutti gli ostacoli e grazie al lavoro eroico dei nostri dipendenti, in particolare a Zaporizhzhia, e prima ancora a Kherson, abbiamo pagato centinaia di migliaia di pensioni, accettato e trasferito pagamenti per servizi comunali e anche consegnato prodotti», ha spiegato.

Ore 17:47 - Moody's: rischio gas russo su rating Ue, anche per Italia

L'Italia e la Germania, con Austria, Repubblica ceca, Ungheria e Slovacchia: sono i Paesi Ue i cui rating sovrani sono più esposti a uno stop delle forniture di gas russo. Lo afferma Moody's dopo l'annuncio, lo scorso 25 luglio, di ridurre al 20% della capacità le forniture di gas attraverso il Nord Stream 1 che «aumenta il rischio di interruzione completa delle forniture». L'agenzia ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita «per diverse economie» Ue. E anche in assenza di uno stop completo di Mosca prevede per l'Eurozona un +2,2% per il 2022 e +0,9% per il 2023, contro il 2,5% e 2,3% formulati lo scorso maggio.

Ore 17:45 - Putin: «La Russia rispetta il Trattato non proliferazione nucleare»

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che «in qualità di Stato parte» del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari «e uno dei suoi depositari, la Russia segue coerentemente la lettera e lo spirito del trattato». Lo riporta Interfax riprendendo un messaggio di Putin rivolto ai partecipanti di una conferenza per controllare l'attuazione del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari. «Anche i nostri obblighi derivanti dagli accordi bilaterali con gli Stati Uniti sulla riduzione e limitazione delle armi rilevanti sono stati pienamente rispettati», ha detto Putin, secondo Interfax.

Ore 17:43 - Putin: «Non possono esserci vincitori in una guerra nucleare»

«Non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e non dovrebbe mai essere scatenata»: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dall'agenzia di stampa statale russa Tass. «Partiamo dal fatto che non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e non dovrebbe mai essere scatenata, e sosteniamo una sicurezza uguale e indivisibile per tutti i membri della comunità mondiale», ha dichiarato Putin secondo la Tass.

Ore 17:01 - La strategia della corrosione: così la resistenza colpisce il morale e la capacità di combattere dei russi

(Andrea Marinelli e Guido Olimpio) La Russia ha due sentieri: pressione su Bakhmut, nel Donbass, e rafforzamento delle difese nel settore meridionale per contrastare l’eventuale offensiva avversaria su Kherson. L’Ucraina si dispone a specchio: deve tenere ad oriente e provare a guadagnare sul fronte meridionale. Da settimane si affida all’unica strategia possibile, quella del logoramento degli invasori.

Leggi qui il Punto Militare di oggi.

Ore 16:11 - Mosca vieta l'ingresso a 39 politici, imprenditori e reporter britannici

Il ministero degli Esteri di Mosca ha annunciato di aver deciso di vietare l'ingresso in Russia a 39 cittadini britannici, tra cui politici, giornalisti e imprenditori: lo riporta la Tass, secondo cui tra i sanzionati compare anche l'ex premier britannico David Cameron, il leader del partito laburista, Keir Starmer, e il presentatore tv Pierre Morgan. Il ministero russo presenta la misura come una risposta alle azioni di Londra volte, secondo la Russia, a «isolare» Mosca.

Secondo quanto sostenuto dal ministero degli Esteri di Mosca, i sanzionati «contribuiscono al corso ostile di Londra volto alla demonizzazione del nostro Paese e al suo isolamento internazionale». «La scelta a favore del confronto è una decisione consapevole dell’establishment politico britannico, che si assume tutta la responsabilità delle conseguenze», si legge nella nota. Oltre a Starmer e Cameron, fanno parte della lista altri deputati laburisti, politici scozzesi e membri della Camera dei Lord. La procura generale di Mosca ha anche dichiarato organizzazione «indesiderato» la Fondazione Calvert 22, gruppo non-profit britannico fondato nel 2009 dall’economista di origini russe Nonna Materkova.

Ore 16:08 - Biden: «Cina e Russia dimostrino voler negoziare sul nucleare»

«Dopo la brutale e non provocata aggressione dell'Ucraina, che ha fatto a pezzi la pace in Europa e costituisce una minaccia al diritto internazionale, la Russia deve dimostrare di essere pronta a riassumere un impegno a dialogare con gli Stati Uniti per il controllo delle armi nucleari». Lo ha dichiarato Joe Biden in occasione della Decima conferenza del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari. Il presidente americano ha sottolineato che anche la Cina ha la responsabilità di «avviare dei negoziati che riducano il rischio di errori di calcolo e dinamiche militari destabilizzanti».

Ore 16:07 - Kiev: «Riconquistati 46 insediamenti a Kherson»

Le forze ucraine hanno riconquistato più di 40 insediamenti nella regione chiave meridionale di Kherson, mentre Kiev sta cercando di respingere le truppe russe: lo ha detto il capo dell'amministrazione regionale, Dmytro Butriy, alla Tv nazionale. Butriy ha aggiunto che la maggior parte dei villaggi riconquistati si trova nella parte settentrionale della regione, mentre altri si trovano nella parte meridionale, vicino al Mar Nero e alla regione di Mykolaiv, pesantemente bombardata. Il governatore ha spiegato che alcuni dei villaggi riconquistati «sono stati distrutti al 90% e ancora oggi sono sotto il fuoco costante».

Butriy ha poi sottolineato che la situazione umanitaria nella regione è «critica» e ha ribadito l'invito delle autorità a coloro che sono rimasti nell'area «ad evacuare in regioni più sicure». L'esercito di Mosca ha occupato quasi tutto il territorio della regione confinante con la penisola annessa della Crimea, importante dal punto di vista economico e strategico, durante i primi giorni dell'invasione iniziata il 24 febbraio. Ma nelle ultime settimane l'esercito ucraino, sostenuto da forniture di artiglieria a lungo raggio inviate dall'Occidente, ha cercato di organizzare una controffensiva nell'area. L'esercito ucraino ha colpito i magazzini e le postazioni militari russe dietro la linea del fronte, e i ponti che fungono da vie di rifornimento cruciali per le truppe russe nella città di Kherson.

Ore 15:19 - Kiev: «Consegnati dalla Germania sistemi difesa aerea Mars»

Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov ha annunciato su Twitter l'arrivo dalla Germania di un lotto del sistema di difesa missilistica antiaerea Mars II. Reznikov ha ringraziato la Germania e personalmente il suo omologo tedesco Christine Lambrecht: «I nostri artiglieri salutano i nostri partner tedeschi», ha scritto. Il 23 giugno il ministro aveva reso noto che i sistemi Himars americani erano stati consegnati all'Ucraina e il 5 luglio aveva detto che Kiev aveva ricevuto i primi sistemi di razzi a lancio multiplo M270 a lungo raggio.

Ore 15:17 - Russia: «Restrizioni a prelievi dollari/euro estese di 6 mesi»

La Banca centrale russa ha prorogato per altri sei mesi, cioè fino al 9 marzo 2023, le attuali restrizioni sui prelievi di contanti in valuta estera: lo riporta la testata online Meduza citando il sito web della banca centrale russa. Le restrizioni, introdotte a marzo, poco dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe, prevedono che da un conto o da un deposito in dollari o in euro si possano prelevare al massimo 10.000 dollari o il suo equivalente in euro. Il resto dei fondi possono essere ricevuti solo in rubli in base al tasso di cambio del momento.

Ore 13:55 - Stoltenberg: «Bene invio grano, ora piena attuazione intesa»

«Accolgo con favore il primo carico di grano ucraino da Odessa nell'ambito dell'accordo di cooperazione mediato dalle Nazioni Unite. Ringrazio il nostro alleato Turchia per il suo ruolo centrale. Gli alleati della Nato sostengono con forza la piena attuazione dell'accordo per alleviare la crisi alimentare globale causata dalla guerra della Russia in Ucraina.» Lo scrive in un tweet il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Ore 13:47 - Gb: «Bene partenza nave con grano, ma non basta»

Il via alla nave salpata oggi da Odessa con un carico di grano ucraino, dopo mesi di blocco marittimo, è un fatto «importante» ma solo «un primo passo». Lo afferma Liz Truss, ministra degli Esteri del governo britannico e candidata lanciatissima a succedere a inizio settembre al dimissionario Boris Johnson come premier Tory, in una nota diffusa dal Foreign Office: non senza aggiungere come «il solo modo che Putin ha per alleviare davvero la crisi sulla sicurezza alimentare globale che ha creato» sia in ultima analisi «quello di mettere fine alla sua brutale invasione dell'Ucraina». Truss nel comunicato rinnova gli elogi alla Turchia e all'Onu per il loro sforzo di mediazione; ma attribuisce la novità di oggi anche «alla pressione globale» esercitata sul Cremlino e, in particolare, al fatto che «il Regno Unito e i nostri alleati hanno spinto duramente in questa direzione». Premesso ciò, la ministra ammonisce che alla nave va ora garantita «una rotta sicura»; che le forze russe «devono cessare di lanciare missili su Odessa»; e che Mosca deve ancora dimostrare di non voler «continuare a usare come un'arma le forniture alimentari globali come ha fatto finora».

Ore 13:08 - Kiev, catturati 11 soldati russi nella regione di Kherson

Le forze speciali della Marina ucraina hanno catturato 11 soldati russi durante una battaglia nella regione di Kherson. Lo riporta il servizio stampa della Marina di Kiev stando a Ukrinform. «Come risultato di una controffensiva di successo nella direzione di Kherson, i soldati ucraini hanno catturato 11 militari delle truppe russe. Tra loro ci sono un ufficiale, un sottufficiale e nove membri del cosiddetto "Dnr"», si legge. I prigionieri di guerra sono stati consegnati alle autorità competenti.

Ore 13:05 - Kiev: «Ieri russi hanno colpito regione Donetsk ben 34 volte»

Le forze russe hanno bombardato ieri la regione di Donetsk per ben 34 volte. Lo ha reso noto la polizia secondo quanto riferito da Ukrinform. Ad essere presi di mira dalle forze russe 16 insediamenti, con Avdiivka colpita 11 volte. Sotto il fuoco nemico anche gli insediamenti di Soledar, Bakhmut, Siversk, Mykolaivka, Krasnohorivka, Marinka, Niu York, Pivnichne, Yahidne, Predtechyne, Kurdiumivka, Ptyche, Karlivka, Heorhiivka e Lastochkyne. Secondo le stesse fonti, la Russia ha utilizzato missili lanciati dall'aria, lanciarazzi multipli Uragan e Grad e artiglieria contro la popolazione civile.

Ore 12:57 - Kiev: «70 edifici danneggiati nel raid di Mykolaiv»

La polizia ucraina ha registrato più di 70 edifici danneggiati a Mykolaiv dai bombardamenti russi avvenuti ieri. Lo riporta Ukrinform. «Dopo il massiccio bombardamento di ieri, la polizia ha documentato 58 danni ad edifici privati ;;e 13 tra appartamenti, garage privati, istituzioni educative, uffici privati, un hotel, servizi pubblici e imprese private ed edifici amministrativi. Ci sono civili morti e feriti», si legge nella dichiarazione.

Ore 12:55 - Russia: «Vice premier, -20% export metallurgia in II trimestre»

Il volume delle esportazioni di prodotti metallurgici dalla Russia è diminuito di circa il 20% nel secondo trimestre di quest'anno e l'utilizzo della capacità dell'industria di settore è in media al livello dell'80%: lo ha affermato il vice primo ministro russo e capo del ministero dell'Industria e del commercio, Denis Manturov, a un incontro sull'industria metallurgica con il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta l'agenzia Interfax. «I metallurgisti russi - ha detto Manturov secondo Interfax - stanno ora lavorando in condizioni di accesso limitato ai mercati occidentali. Le esportazioni nel secondo trimestre sono diminuite di circa il 20%. C'è anche un calo significativo del consumo interno. Di conseguenza, l'utilizzo della capacità nel settore è diminuito da una media del 93% all'80%».

Ore 12:51 - Malore Chubais: attese analisi, nessun test da forze ps

È ancora ricoverato all'ospedale di Olbia Anatolij Chubais, l'ex fedelissimo di Putin che ha avuto un malore mentre si trovava in vacanza in un resort in Sardegna. L'uomo, confermano fonti qualificate, non è in pericolo di vita e si stanno attendendo gli esiti degli ulteriori esami disposti, che sono stati inviati ad un laboratorio esterno. Il malore, sempre secondo quanto si è appreso, potrebbe essere dovuto alla sua patologia pregressa, la sindrome di Guillain-Barre', una malattia rara che danneggia i nervi periferici, quelli che connettono il sistema nervoso centrale con il resto dell'organismo. Le stesse fonti sottolineano inoltre che né tecnici specializzati della Polizia né altre forze di polizia hanno eseguito dei test o dei prelievi all'interno della villa dove soggiorna Chubais. La moglie avrebbe invece raccontato che tecnici della polizia sarebbero «entrati con delle tute e avrebbero fatto una serie di operazioni».

Ore 12:37 - Bce: «Con lo choc del petrolio a rischio 0,8% crescita potenziale Ue»

Lo choc petrolifero dovuto alla guerra in Ucraina, nell'ipotesi di un rialzo permanente del 40% delle quotazioni, «potrebbe causare un declino di circa lo 0,8% del Pil potenziale dell'Eurozona nel medio termine». Lo si legge nell'anticipazione di un'analisi contenuta nel Bollettino economico della Bce, in pubblicazione questo giovedì. Un altro studio evidenzia che l'accumulazione di risparmio fra le famiglie europee durante la pandemia ha un effetto «limitato» nel mitigare lo choc energetico, dal momento che solo il 20% delle famiglie ha risparmiato di più, e «l'aumento è concentrato fra i redditi più alti».

Ore 12:35 - Ue: «Lieti della partenza nave da Odessa»

«Siamo lieti per la partenza della prima nave» da Odessa. «È un primo passo ed è necessario implementare l'accordo nella sua interezza». Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue, Eric Mamer, nel briefing con la stampa.

Ore 12:32 - Mosca: «Difficoltà turbine Nord Stream create da Occidente»

«Le difficoltà nella situazione sule turbine per il Nord Stream sono state introdotte artificialmente, sono state causate dalle sanzioni occidentali e c'è poco che la parte russa possa fare al riguardo». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla Tass. «Non ho ulteriori commenti. Gazprom ha delineato la situazione reale, il vero stato delle cose. Ci sono malfunzionamenti che richiedono riparazioni urgenti e ci sono alcune difficoltà artificiali introdotte dalle cosiddette sanzioni, restrizioni illegali. C'è poco che la parte russa possa fare qui», ha precisato Peskov.

Ore 12:29 - Cremlino: «Diritti dei serbi in Kosovo siano rispettati»

«Tutti i diritti dei serbi in Kosovo devono essere rispettati». Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ripreso dall'agenzia Interfax. «Crediamo che i Paesi, che hanno riconosciuto il Kosovo e ne sono diventati i garanti, debbano esercitare tutta la loro influenza per avvertire le autorità del Kosovo dall'adozione di misure sconsiderate che possano portare all'escalation», ha aggiunto.

Ore 12:21 - Mosca: «Eliminati due sistemi missilistici Himars a Kherson»

Le forze russe hanno eliminato due sistemi missilistici Himars di fabbricazione statunitense e 53 combattenti ucraini a seguito di un attacco a Kharkov in Ucraina. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa, il tenente generale Igor Konashenkov, citato dalla Tass. «Un attacco di precisione contro l'impresa ucraina Energy Machines nella città di Kharkov ha spazzato via due lanciarazzi multipli americani Himars sul territorio dell'impianto. Inoltre, 53 nazionalisti ucraini e mercenari stranieri sono stati eliminati», ha affermato il portavoce.

Ore 12:18 - Mosca: «Abbiamo avuto ruolo attivo nella partenza della nave da Odessa»

I funzionari russi hanno partecipato attivamente ai preparativi per la partenza della prima nave con cereali da Odessa. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo citato dalla Tass. Il ministero ha poi precisato che il corridoio marittimo utilizzato dalla nave che trasporta mais attraverserà la parte nord-ovest del Mar Nero.

Ore 12:13 - Putin: «Sanzioni? Occidentali hanno gettato via principi del Wto»

«Le sanzioni contro la Russia non riflettono la realtà della politica e dell'economia globali». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass. Secondo il leader russo i politici occidentali hanno «gettato via» i principi del Wto imponendo le sanzioni alla Russia.

Ore 11:36 - Turchia: «L’esportazione di cereali prosegua senza intoppi»

La Turchia si augura che l’esportazione di cereali dall’Ucraina «vada avanti senza interruzioni e problemi». Lo ha affermato su Twitter il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu aggiungendo che Ankara «farà ciò che è necessario» affinché il trasporto di prodotti alimentari dai porti dell’Ucraina possa continuare senza intoppi. «Ci auguriamo che l’accordo» - sull’esportazione di cereali trovato il 22 luglio a Istanbul tra Turchia, Ucraina, Russia e Onu - «possa portare al cessate il fuoco e a una pace duratura» ha aggiunto Cavusoglu.

Ore 11:34 - Mosca: «Molto positiva la partenza della prima nave con cereali»

Il Cremlino ritiene un fatto «molto positivo» la partenza da Odessa di una prima nave con cereale ucraino e la considera «una buona occasione per testare l’efficacia» degli accordi di Istanbul: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ripreso dall’agenzia Interfax. «In effetti la partenza della prima nave è molto positivo», ha detto Peskov ai giornalisti.

Ore 11:17 - Kiev: «Bombardato ospedale a Mykolaiv, nessun ferito»

Il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Sienkevych ha affermato che le forze russe hanno bombardato diversi edifici nella città, incluso un ospedale, distruggendo parzialmente un pronto soccorso. «Fortunatamente, il personale e i pazienti non sono rimasti feriti», ha precisato Sienkevych. Lo riporta il Kiev Independent.

Ore 11:13 - Ambasciata Usa a Kiev: «Bene la partenza della prima nave da Odessa»

L’ambasciata americana in Ucraina ha accolto con favore la partenza dal porto di Odessa della prima nave carica di cereali ucraini. «Accogliamo con favore la partenza della prima nave dai porti ucraini del Mar Nero. Il mondo si aspetta che si attui l’accordo» di Istanbul «per nutrire le persone in tutto il mondo con milioni di tonnellate di cereali ucraini», ha precisato la sede diplomatica.

Ore 11:06 - Cnn: «Oggi non partiranno altre navi con cereali»

Non sono in programma per oggi altre partenze dai porti dell’Ucraina di imbarcazioni che esportano cereali. Lo rende noto, come riporta Cnn, il centro di coordinamento sull’esportazione di cereali attraverso corridoi sicuri nel Mar Nero istituito a Istanbul la scorsa settimana dove sono presenti delegazioni di Turchia, Ucraina, Russia e Nazioni Unite. Tempi e date riguardo a nuove partenze saranno stabilite dopo l’arrivo a Istanbul, in programma domani, della prima nave partita in mattinata da Odessa che qui verrà ispezionata prima di dirigersi in Libano.

Ore 09:34 - La prima nave di grano ucraina ha lasciato Odessa di Lorenzo Cremonesi

ODESSA — Si ode la sirena della nave, un lungo suono che si propaga per le strade della città. Lo aveva già annunciato il ministero della Difesa turco e dovrebbe andare al porto di Tripoli in Libano. Ecco sta lasciando il porto di Odessa la prima nave del grano destinata a riaprire le strade dell’export ucraino verso i mercati mondiali sempre più affamati. Un gigantesco cargo che dovrebbe chiamarsi «Razoni» e battere bandiera della Sierra Leone. La notizia è confermata da Alexander Kubrakov, ministro delle infrastrutture ucraino. Altre 16 navi con a bordo oltre 200.000 tonnellate di grano sono cariche e pronte a salpare. Il primo viaggio è carico di incognite, deve attraversare zone del Mar Nero minate e i controlli in Turchia. L’accordo per l’export raggiunto faticosamente tra Mosca e Kiev è stato mediato con l’impegno personale del presidente turco Erdogan. Il primo segnale di distensione dopo quasi sei mesi di guerra e una mossa di speranza per il mondo affamato.

Ore 08:50 - «Trecento dispersi» a Kiev dall’inizio della guerra

Circa trecento persone risultano disperse nella sola zona della capitale dell’Ucraina come conseguenza della guerra lanciata dalla Russia. Lo denuncia il capo della polizia della regione di Kiev, Andrii Nebytov, sostenendo che alcuni ucraini sono detenuti in Bielorussia e spiegando che 216 vittime non sono ancora state identificate. «Circa 300 persone sono ora considerate disperse a causa delle ostilità nella regione di Kiev. I 216 corpi ritrovati non sono stati ancora identificati. E’ stata eseguita una procedura accurata di selezione del Dna. Spero che grazie alla collaborazione con i parenti saremo in grado di identificare queste persone», ha scritto su Telegram. «Durante la documentazione dei crimini di guerra nella regione di Kiev, abbiamo scoperto che molte persone sono attualmente detenute nel territorio della Bielorussia», ha aggiunto citando «testimoni oculari» secondo i quali «queste persone sono state rapite dagli occupanti di Hostomel, Bucha e Irpin».

Ore 07:00 - Odessa: la prima nave di grano ucraino ha lasciato il porto questa mattina

La prima nave di grano ucraino ha lasciato il porto di Odessa alle 6.16. La notizia era stata annunciata dal ministero della Difesa turco in una nota. «La partenza della nave mercantile Razoni, battente bandiera della Sierra Leone e carica di mais, lascerà il porto di Odessa diretta in Libano», ha affermato il ministero, aggiungendo che ora seguiranno altri convogli «lungo i corridoi marittimi perché le «procedure sono terminate».

Ore 05:54 - Il bombardamento di Mykolaiv una ritorsione di Mosca dopo Sebastopoli

L’Ucraina ha denunciato pesanti e «brutali» bombardamenti da parte di Mosca sulla città meridionale di Mykolaiv. Si tratterebbe di una ritorsione russa dopo l’attacco di un drone al quartier generale della flotta del Mar Nero a Sebastopoli. Nei bombardamenti russi è rimasto ucciso il magnate del grano ucraino, Oleksiy Vadatursky, 74 anni. «Oggi è avvenuto uno dei bombardamenti più brutali su Mykolaiv durante l’intero periodo della guerra», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso. «Voglio ringraziare tutti i residenti di Mykolaiv per la loro indomabilità. In questa fase della guerra, il terrore è l’arma principale della Russia». Le bombe e i razzi russi hanno ucciso almeno due civili. Mykolaiv è la città ucraina più vicina al fronte meridionale, dove le forze di Kiev stanno cercando di lanciare una controffensiva per riconquistare il territorio perso dopo l’invasione russa di febbraio.

Ore 05:38 - Presa di mira nella notte la città di Mykolaiv, udite nuove esplosioni

La città ucraina di Mykolaiv, dove ieri sono rimasti uccisi in un bombardamento il tycoon ucraino Oleksiy Vadaturskyi e sua moglie Raisa Vadaturska, è stata di nuovo presa di mira nella notte dai bombardamenti russi. Il sindaco della città Oleksandr Sienkevych ha riferito che durante la notte del 1 agosto sono state udite esplosioni in varie parti della città. Lo riporta il Kyiv Independent precisando che non sono state fornite ulteriori informazioni.

Ore 03:20 - Il Parlamento ucraino approva il disegno di legge sui medicinali
per integrarsi all’Unione Europea

Il Parlamento dell’Ucraina ha approvato in seconda lettura il disegno legge «Sui medicinali» rivolta ad armonizzare la legislazione ucraina nel campo dei medicinali con gli atti normativi dell’Unione Europea, introdurre terminologia e regole unificate nella regolamentazione del mercato farmaceutico. In particolare, la legge definisce: condizioni di sviluppo, ricerca preclinica, sperimentazioni cliniche, registrazione statale di medicinali, condizioni di produzione (incluso nelle farmacie), importazione, commercio all’ingrosso e al dettaglio, commercio a distanza, controllo qualità e vigilanza dei medicinali - diritti e obblighi delle persone giuridiche e delle persone fisiche, i poteri delle autorità statali e dei funzionari del settore. Inoltre il documento prevede la creazione di un unico ente statale, che controllerà la circolazione dei farmaci in tutte le fasi. Questa è una norma di integrazione europea.

Ore 00:58 - L’ex consigliere di Putin Chubais ricoverato in terapia intensiva in Europa

Anatoly Chubais, ex consigliere del presidente russo Vladmir Putin che ha lasciato il suo lavoro e la Russia poco dopo l’invasione dell’Ucraina, è stato ricoverato in terapia intensiva in un ospedale europeo per un disturbo neurologico. Lo riporta l’Associated Press aggiungendo che Ksenia Sobchak, personaggio televisivo russo e amico di famiglia di Chubais, ha scritto su Telegram di aver parlato con sua moglie, Avdotya, e che soffriva della sindrome di Guillain-Barre. La donna non ha detto in quale clinica si trovava. Guillain-Barre è una malattia rara in cui il sistema immunitario del corpo attacca i nervi. Secondo il quotidiano britannico Daily Mail Chubais potrebbe essere stato avvelenato. Sebbene Chubais non abbia dichiarato il motivo delle dimissioni a marzo, si presumeva che fosse dovuto all’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio. Chubais era stato di recente l’inviato di Putin presso le organizzazioni internazionali per lo sviluppo sostenibile. È noto in Russia, avendo ricoperto incarichi di alto profilo dall’inizio degli anni ‘90, quando ha supervisionato gli sforzi di privatizzazione sotto Boris Eltsin.

1 agosto 2022 (modifica il 2 agosto 2022 | 14:36)